di Kenan Digrazia
L’inno 164 contenuto nel primo libro del Ṛg Veda Saṃhitā è stato redatto circa tremila anni fa. Ciò che stupisce profondamente, anche valutando i dubbi che necessariamente sorgono dalla traduzione di un testo così antico, è il fatto che in esso sono contenuti dei temi paragonabili con il pensiero filosofico occidentale, con Kant ad esempio. Un altro aspetto sorprendente è la comprensione e l’esposizione dei fenomeni celesti e astronomici. Infine, in esso si parla della Trinità, della Parola come principio mediatore e di tutta una serie di intuizioni teologiche che risuonano particolarmente familiari a chi abbia consuetudine con la tradizione religiosa cristiana.