di Ty Landrum
introduzione e traduzione di Marco Sebastiani
Introduzione
Abbiamo sempre sostenuto, nelle pagine di questa rivista, che le posizioni dello yoga non abbiano un allineamento precostituito, ma che ogni corpo trovi un proprio allineamento differente, dettato dalla propria individualità e che, anzi, l'ossessione per l'allineamento possa nuocere alla pratica (confronta l'articolo: 6 Ragioni per cui l'allineamento non conta ). Ty Landrum, l'eminente maestro di ashtanga filosofo, getta però una nuova luce su questo argomento, spostando l'attenzione da un allineamento prettamente fisico, articolare e scheletrico, ad un allineamento energetico, nato dalle sensazioni profonde. Innumerevoli forme di allineamento. Da un piano posturale a un piano yogico, per rimanere in argomento con il nostro precedente articolo. Da un piano posturale ad uno yogico che comprende anche quello posturale, ovviamente. Le sue parole ci hanno profondamente emozionato e crediamo possano parlare in modo intimo a tutte le persone devote alla propria pratica. E' proprio nella profondità della pratica di ognuno di noi che risuona il discorso del maestro Ty Landrum.