Top 15 yoga influencer in Italia nel 2018
dicembre 06, 2018Yoga Magazine Italia non si occupa solamente di testi sanscriti e tradizione, periodicamente cerca di approfondire anche la modernità legata allo yoga, di capire dove stia andando questa nostra amata arte. Il tema di questo articolo sono i 15 più importanti influencer italiani nel mondo dello yoga, principalmente sulla piattaforma di fotografie Instagram, la regina dei social. Se siete appassionati di yoga non potete non seguirli tutti. Anche in questo contesto non mancano però le polemiche. Secondo alcuni lo yoga non dovrebbe essere su Instagram e quello proposto nella famosa app non è yoga. Siamo consapevoli che difficilmente una fotografia e una didascalia possano rendere giustizia alla profondità ed alla complessità dietro lo yoga, ma non riteniamo sia questo lo scopo del mezzo. Il principale valore aggiunto che Instagram sta portando nello yoga in Italia è quello di creare una comunità. Una comunità dove i partecipanti si motivano a vicenda, sono fonte di ispirazione reciproca, e spesso condividono anche dei valori. Poi, come tutti gli strumenti, ha i suoi lati negativi e le sue derive, ma il bilancio è secondo me indubbiamente positivo.
Si è anche sdoganato nell'immaginario collettivo, il fatto che un maestro possa essere un personaggio che abbia voglia di farsi vedere, di creare ispirazione nel prossimo, di comparire sui social, e magari possa essere una donna, e possa essere vestita alla moda e con indumenti che mettano in risalto la sua femminilità. Un esempio che mi viene subito in mente è l'insegnante indiana Deepika Mehta @deepikamehtayoga, già donna dell'anno per Elle India, che propone una pratica spirituale, legata ad un'immagine bellissima e impeccabile. Lei sta facendo molto anche per la libertà individuale delle donne. Quante persone avranno poi iniziato a fare yoga vedendo il suo account Instagram? Credo molte. Sadhguru, il maestro di yoga indiano tradizionalista, su Instagram ha un profilo certificato, ovvero la sua identità è garantita da Instagram stesso, ed è seguito da quasi un milione di follower, vedere per credere: @sadhguru.
Servono altri esempi? Un maestro è necessariamente una persona che si deve offrire agli altri, che deve condividere una parte di se stesso. Il mezzo non fa la differenza. Ego e narcisismo possono affliggere anche chi non usa Instagram e, utilizzando sapientemente questo strumento, se ne può comunque rimanere immuni.
A guidarci nel nostro viaggio all'interno dei profili Instagram che si distinguono per la loro influenza nella comunità dello yoga italiano sarà, come di consueto, Federico P., affermato social media manager in forze a Milano.
I 15 maggiori influencer yoga italiani nel 2018
Rank | Account/link | Nome* | Città* | Reach | Voice share | Influence▼ | Sito* |
1 | martina_sergi | Martina Sergi | Milano | 360.410 | 4.839 | 133.351 | martinasergi.com |
2 | martina__rando | Martina Rando | Milano | 322.336 | 4.328 | 119.264 | martinarando.com |
3 | lindagastaldello | Linda Gastadello | New York | 13.728 | 4.239 | 116.825 | lindagastaldello.com |
4 | claudia__casanova | Claudia Casanova | Milano | 35.266 | 4.641 | 95.244 | claudiacasanova.it |
5 | sigismondiphotography | Alessandro Sigismondi | Torino | 33.883 | 1.820 | 88.146 | alessandrosigismondi.com |
6 | the_exit_strategy | Katy | Bari | 109.734 | 1.473 | 40.601 | - |
7 | beatrice__mazza | Beatrice Mazza | Milano | 20.960 | 3.095 | 85.307 | beatricemazza.it |
8 | marco_yoga | Marco Sebastiani | Roma | 15.310 | 2.261 | 62.311 | marcoyoga.it |
9 | paolayoga_ | Paola | La Spezia | 13.834 | 2.043 | 56.304 | paolayoga.it |
10 | laura__morenob | Laura Moreno | Milano | 17.363 | 4.895 | 55.305 | - |
11 | vittoria_fox | Vittoria Montanari | Pesaro | 11.204 | 2.952 | 54.355 | - |
12 | micoldelloro | Micol Dell’oro | Lecco | 64.074 | 8.600 | 43.707 | micoldelloro.com |
13 | marta__milani | Marta Milani | Firenze | 20.484 | 1.318 | 36.331 | - |
14 | tribevinyasa | Jennifer Ursillo | Roma | 30.328 | 1.222 | 33.664 | tribevinyasa.com |
15 | eleonorasargenti | Eleonora Sargenti | Roma | 17.815 | 1.196 | 32.957 | - |
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Yoga Magazine Italia: Buongiorno Federico, quali sono le principali novità globali relative allo yoga sui social?
FP: Secondo me, la principale novità potrebbe essere espressa da una parola: "Consapevolezza". Io vedo molti mercati: fitness, alimentazione, luxury, eccetera, ma il mondo dello yoga ha una peculiarità, non sono permessi passi falsi. E' richiesta un'integrità totale e una trasparenza cristallina. Le aziende del settore hanno preso coscienza di questo. Che poi l'integrità sia più formale che sostanziale poco importa, comunque non è possibile offrire il fianco ad accuse etiche che possano intaccare la reputazione del marchio. E' quindi necessario monitorare il "sentiment" quotidiano relativo al nostro marchio. In parole povere è necessario monitorare se qualcuno stia parlando male di noi, anche in un solo post, anche in un solo articolo di blog, per attuare immediatamente contromisure, qualora si abbia sentore di possibili situazioni screditanti. Altrimenti le conseguenze possono diventare catastrofiche. La milionesima parte della figura fatta da D&G in Cina potrebbe essere già abbastanza. A proposito, erano anni che non mi divertivo tanto e che non vedevo errori di comunicazione social tanto grandi, sembrava scherzi a parte [ NdR: Federico ride a crepapelle].
Quindi, consapevolezza dei valori dello yoga e consapevolezza del posizionamento del nostro marchio nell'immaginario dei clienti. Non c'è bisogno di fare esempi, sono saliti agli onori della ribalta, qualcuno ricorderà l'ashtag #maloyoga. Sicuramente lo ricordano ad Aloyoga.
Tutto questo per dire che un'azienda che vuole essere vincente sui social nel mondo dello yoga internazionale, deve essere quanto più possibile "politicaly correct", non può concedersi sbavature. Anzi deve monitorare costantemente la propria "brand reputation" perchè questi flame (attacchi che possono diventare virali, fare milioni di visualizzazioni), alle volte sono innescati ad arte da chi può trarne vantaggio. Vedi gli scandali sessuali relativi Pattabhi Jois, a venti anni dalla morte, ma non voglio parlare di questo.
Le aziende hanno preso consapevolezza dell'importanza dell'eticità dei comportamenti e sono impeccabili, a volte con effetti inaspettati: modelli di tutte le dimensioni, tutti i colori e razze, anche a righe. Non sto scherzando, due noti marchi stanno utilizzando modelli neri affetti da vitiligine. Ma se questo può servire ad una maggiore integrazione e a far cadere pregiudizi, ben venga, già mi hanno convinto. Molte company hanno una pagina in cui raccontano della fondazione umanitaria a cui vanno una parte dei profitti o quali organizzazioni socialmente impegnate promuovano o come siano ecosostenibili. Gli americani sono molto sensibili a questi temi, a volte al limite della creduloneria, noi europei siamo un po' più smaliziati.
Al primo insorgere di ondate negative, già nelle prime ore, un brand gestito da manager attenti, corre ai ripari, con comunicati stampa o modifiche sostanziali alla comunicazione. Con un investimento di qualche decina di migliaia di dollari annui, si evitano perdite di milioni. Avete presente il video riparatore di Domenico e Stefano [NdR: Dolce e Gabbana], dal possibile titolo "festa mesta"? fatto quando ormai gli avevano sbattuto la porta in faccia con milioni di euro di danni? ecco quello è il perfetto esempio di cosa non fare. Scusate se ci torno, ma l'intera vicenda l'ho trovata irresistibilmente comica.
YMit: OK, quindi consapevolezza e attenzione ai valori etici sono le caratteristiche irrinunciabili per le aziende che vogliono affacciarsi nel mondo dello yoga con una comunicazione anche sui social. E quali sono i nuovi trend per gli influencer mondiali dello yoga su instagram?
FP: Il paradigma "posa impossibile, scenografia esotica, citazione copia e incolla" sta entrando in crisi. Il pubblico sembra essersi stancato delle posizioni impossibili e delle citazioni improbabili rubate qua e la. Se volessimo riassumere in una parola, che piace sempre a noi pubblicitari, il nuovo trend è "autenticità". Questo non significa che le foto non debbano essere belle, anzi, ma sta prendendo piede una maggiore spontaneità, la "voglia di raccontarsi" generalmente premia. Abbiamo assistito ad una sempre maggiore ricerca della perfezione, dagli albori casalinghi, fino all'inizio di quest'anno in cui si costruivano veri e propri set, per realizzare le foto e si ricorreva a citazioni perfette, ma impersonali. Questo trend si è invertito, i profile che funzionano oggi meglio stanno tornando all'autenticità originaria.
Abbiamo visto aumentare a dismisura la popolarità delle modelle dello yoga, quasi sempre ballerine o ginnaste prestate allo yoga. Oggi quei profili sono un po' stagnanti a favore di chi allo yoga ed i suoi valori dedica la vita. Spesso una vita "social".
Un altro trend recente sono i video di altissima qualità, spesso clip estratte da video lunghi postati su youtube, quasi dei film. Cose con una sceneggiatura e una fotografia studiata. La qualità sta diventando stupefacente. Un po' per il miglioramento delle attrezzature, un po' per l'aumento dei budget a disposizione.
Infine le stories sono diventate il tema narrativo di un profilo. Ma attenzione, non sono strettamente necessarie. Trovate il vostro stile, analizzate bene i ritorni e prendete le vostre decisioni. Se i vostri follower vogliono esservi vicini durante la giornata, funzionano molto bene, altrimenti no.
Anche le dirette vanno fatte solamente se il contenuto è interessante o per creare un momento di intimità, altrimenti meglio desistere.
YMit: e in Italia? quali tendenze hai osservato analizzando i profili dei primi 15 influencer legati allo yoga? Chi è un influencer?
FP: Un influencer è chiunque abbia un profilo che crea interesse. Più interesse crea e maggiore è la sua influenza. Qando questa influenza si stabilizza nel tempo, ecco, allora è nato un influencer.
Il settore in Italia è cresciuto in modo enorme, la somma dei follower dei primi venti account italiani, in un anno, è triplicata. Si sono triplicati anche il numero di post e decuplicati i commenti ai post. Gli account italiani sono diventati account che non sfigurano a livello internazionale. Molti infatti hanno collaborazioni internazionali. In Europa siamo, secondo me, tra i primi. L'america è ancora lontana, ma è lontana come giro d'affari legato allo yoga. Con la perdita dell'innocenza assistiamo anche a fenomeni che prima erano marginali di pratiche "scorrette" per aumentare il follower. Almeno apparentemente nessuno ricorre ancora ad un media manager, oppure lo fa in modo intelligente. Se un media manager è essenziale per una compagnia, per un centro yoga, non è indispensabile per un influencer, anzi se è in grado di curarlo da solo, in modo autentico, è meglio. Per sale e marchi è esattamente l'opposto, l'home made, sembra scarsa professionalità, e vediamo grandi danni in giro.
Mi ha colpito molto il profilo di Alessandro Sigismondi, la qualità è impressionante, compimenti! Per i fotografi, Instagram assume un valore un po' diverso, ma lui ha una marcia in più, ha una caratura internazionale e sta collaborando con il gotha dello yoga mondiale, la crema dei grandi comunicatori. Una menzione d'onore tra i nuovi ingressi la merita sicuramente anche Linda Gastadello, una che comunica molto bene e non potrebbe essere altrimenti, visto che riesce a gestire una sala nientedimeno che a New York.
Per tutti gli altri non ho che da fare un grande applauso collettivo.
Di contro, anche tra i primi quindici, vediamo errori significativi.
YMit: Quali sono i principali errori che andrebbero evitati?
FP: Veniamo quindi a qualche aspetto migliorabile. Non pretendo di dispensare verità, ma alcuni account, anche di successo, non si capisce perchè siano lì. Non hanno una "mission" chiara. Il suggerimento è di chiarirlo. Perchè state su Instagram è la prima cosa da scrivere o fare capire nel profilo.
Un'altra cosa che mi stupisce è che alcuni non si raccontino, riportano a mala pena il nome. oppure si raccontano poco. Non siate timidi, altrimenti rendete l'account privato, tanto vale. Ormai avete migliaia di follower, se ci state e dedicate qualche ora al giorno a Instagram, a questo punto raccontatevi. Quindi i due consigli che mi sento di dare sono: pubblicizzate il vostro prodotto e raccontatevi, quantomeno scrivete nome e cognome e linkate una bio.
Un altro trend è l'emergere di microcaratterizzazioni. Ogni account si distingue dagli altri per ciò che propone. La caratterizzazione funziona e crea diversità. Significa che i profili sono interessanti ed effettivamente lo sono.
YMit: Altri suggerimenti per i nostri influencer italiani?
FB: Stanno facendo bene, non hanno bisogno di consigli, solo un'ultima osservazione. Noto che alcuni di questi profili sono in contatto tra loro, ma non tutti. Mi permetto di fare notare che avete gli strumenti e le capacità per imporvi in un mercato storicamente vecchio, paludato ed arrogante ("quello di instagram non è yoga", "lo yoga è morto e sepolto", "i veri maestri non appaiono" e amenità simili), un mercato che non ha ancora capito come si sta muovendo la società. Fate rete. Supportatevi gli uni con gli altri, fate eventi, fate squadra, avete tutti la vostra identità ben definita e caratterizzata, non c'e' concorrenza, siete ancora pochi. Potete crearvi il vuoto attorno e in cinque anni diventare i nuovi leader del settore. Scambiatevi impressioni. Monitorate cosa fanno gli altri, conoscetevi. Non siate presuntuosi. Non isolatevi, perchè questa è una tendenza pericolosa, che crea disinteresse. A me, il vicino di casa aveva detto "ma veramente ti pagano per smanettare su Facebook?", lo scorso anno ho comprato casa sua, per unire tutto il piano, quando il suo studio grafico è entrato in crisi e ha venduto. Bisogna essere veloci in questo mondo e sfruttare le opportunità e i vantaggi competitivi. Qualcuno, forse, ancora non se ne rende conto del ruolo che sempre più avranno i social. Immaginatevi cosa sarà quando i millenials avranno più potere d'acquisto. Per la cronaca i primi 2000 [NdR: la generazione nata nel XXI secolo] hanno compiuto 18 anni quest'anno...
YMit: Hai visto cambiamenti significativi nella classifica rispetto ad un anno fa? Come si rapportano influencer e marchi del settore o sale yoga?
Ci sono ingressi di assoluto interesse e mi sembra stiano emergendo profili qualitativamente molto alti. Tra i primi 15 non c'è un solo account su cui non consiglierei ad un mio possibile cliente di investire come brand ambassador. Anzi forse suggerirei di investire su tutti i primi 15. Se si ha poco budget su 2-3 che piacciono, tutti questi account possono offrire un ritorno di immagine significativo e del materiale promozionale molto interessante. Onestamente, la qualità dell'immagine e della comunicazione che viene veicolata, non mi sembra facilmente riscontrabile tutti i giorni in qualsiasi sala yoga. E ne sto girando parecchie di sale yoga. Con un investimento minimo un brand potrebbe proporre uno shooting di una giornata per produrre materiale fotografico di qualità, una sala potrebbe proporre foto nella sua sede o un workshop o lezioni da cui estrarre materiale per i media, etc. etc. Invece, con un misto di arroganza e improvvisazione, si continuano a vedere, nella maggioranza, foto molto tristi e artigianali, ma lasciamo perdere. I brand italiani latitano un poco in questo momento, ma non per mancanza di budget, per mancanza di idee. Cercano il ritorno economico immediato, non di immagine e di posizionamento nel mercato. Così facendo chi ha potere d'acquisto continuerà a comprare americano. Anche le sale fanno gestire gli account da amici e parenti, facendo grandi danni. Non dico di iniziare subito con un vero media manager, sarebbe chiedere troppo, ma provate almeno una collaborazione con qualche brand ambassador e un fotografo professionista!
Venendo alla classifica, una nota, rispetto l'ordinamento, a causa dei motivi esposti e della maggiore maturità del segmento, ho cambiato il fattore determinante rispetto l'anno scorso: prima il fattore principale era il "reach", ovvero quante persone si raggiungevano, in questa odierna è l' "influence", ovvero quante persone si raggiungono, più la popolarità, ovvero l'apprezzamento che si riceve, anche sugli altri canali Internet, e soprattutto le visualizzazioni stimate dei propri post. Ad esempio una sorgente può avere 100,000 followers e la sua influenza essere 20,000, basandosi sul fatto che di norma il 15% dell'audience vede i suoi post e raggiunge un 5% di punti integrativi per i molti like, commenti e interazioni con sito, blog, facebook e altro. Per compiere queste analisi ho utilizzato una piattaforma business molto nota e apprezzata, in congiunzione al nostro data base marketing. Se non avete mai utilizzato in un anno l'ashtag #yogaitalia, potreste non comparire. Allo stesso modo la piattaforma potrebbe avere qualche buco, ci scusiamo per questa eventualità, se ritenete di dover far parte della classifica e di essere esclusi ingiustamente, scrivete alla direzione, monitoreremo il vostro account per la prossima o vi daremo notizia del vostro posizionamento.
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