di Ty Landrum
tradotto da Marco Sebastiani
Introduzione alla traduzione italiana
Abbiamo ricevuto molti messaggi riguardo al nostro precedente articolo su lo yoga e instragram in Italia, è quindi con grande piacere che pubblichiamo il punto di vista di un grande maestro internazionale di Ashtanga yoga, Ty Landrum. Ty non ha certamente bisogno di presentazioni come praticante di yoga, molti di noi hanno avuto l'onore di incontrarlo in uno dei suoi numerosi workshop in giro per il mondo. Tra l'altro sarà in Italia a Torino il 3-5 Maggio, a Belluno il 17-19 Maggio e in Salento dal 26 Luglio al 9 Agosto. Non tutti sanno però che il maestro Landrum ha un PhD in Filosofia presso l'Università della Virginia. I suoi articoli mostrano sempre un punto di vista a nostro giudizio molto maturo ed approfondito, mai banale, e quello che presentiamo oggi non è un'eccezione.
L'illusione dei social media
I social media possono dare l'impressione che lo yoga sia un'arte performativa, ovvero legata alla performace. Non c'è dubbio che ciò che appare sui social media sia esattamente questo. Quando persone flessibili mostrano le proprie immagini in posizioni impressionanti e in luoghi spettacolari, sono impegnati in una performance estetica iconoclasta, che rompe le regole, e decisamente moderna. Le immagini risultanti ispirano fascino per il corpo umano e stupore per come può contorcersi, sfidando gli standard tradizionali di bellezza fisica, ma giocando sul nostro senso intrinseco di linea, simmetria, equilibrio e forma.