Forse non tutti sanno che dietro una posizione abbastanza comune, considerata "di equilibrio", ma soprattutto "di potenza", come la panca (detta anche bastone o asse), si nasconde un retroscena mitologico e filosofico di tutto rilievo. Il nome sanscrito della posizione non rimanda infatti in nessun modo ad alcuna panca, ma letteralmente la parola vasistha significa "il migliore" o "il più saggio". La posizione yoga in questione è dedicata però nientedimeno che al saggio Vasistha, il primo dei figli nati dalla mente di Brahma, il primo dei sette grandi Rishi o saggi della tradizione induista menzionati molte volte nei Veda. A loro sono dedicate le sette stelle più luminose dell'Orsa Maggiore (o delle Pleiadi nella costellazione del Toro, a seconda delle tradizioni). I saggi compaiono anche nella tradizione antica dei testi buddisti theravada indiani (nel Digha Nikaya ad esempio) e come vedremo infatti, alcuni elementi del racconto ricordano elementi tipicamente buddisti. Vasistha sarà il maestro di Rama, uno dei più celebri avatar di Visnu, e da qui si dipana il nostro racconto.